domenica 28 novembre 2010
domenica 14 novembre 2010
venerdì 5 novembre 2010
lunedì 25 ottobre 2010
"Eppure un sorriso io l'ho regalato
e ancora ritorna in ogni sua estate
quando io la guidai o fui forse guidato
a contarle i capelli con le mani sudate.
Non credo che chiesi promesse al suo sguardo,
non mi sembra che scelsi il silenzio o la voce,
quando il cuore stordì e ora no, non ricordo
se fu troppo sgomento o troppo felice,
e il cuore impazzì e ora no, non ricordo,
da quale orizzonte sfumasse la luce.
E fra lo spettacolo dolce dell'erba
fra lunghe carezze finite sul volto,
quelle sue cosce color madreperla
rimasero forse un fiore non colto.
Ma che la baciai questo sì lo ricordo
col cuore ormai sulle labbra,
ma che la baciai, per Dio, sì lo ricordo,
e il mio cuore le restò sulle labbra."
Fabrizio de Andrè, Un malato di cuore
e ancora ritorna in ogni sua estate
quando io la guidai o fui forse guidato
a contarle i capelli con le mani sudate.
Non credo che chiesi promesse al suo sguardo,
non mi sembra che scelsi il silenzio o la voce,
quando il cuore stordì e ora no, non ricordo
se fu troppo sgomento o troppo felice,
e il cuore impazzì e ora no, non ricordo,
da quale orizzonte sfumasse la luce.
E fra lo spettacolo dolce dell'erba
fra lunghe carezze finite sul volto,
quelle sue cosce color madreperla
rimasero forse un fiore non colto.
Ma che la baciai questo sì lo ricordo
col cuore ormai sulle labbra,
ma che la baciai, per Dio, sì lo ricordo,
e il mio cuore le restò sulle labbra."
Fabrizio de Andrè, Un malato di cuore
domenica 3 ottobre 2010
sabato 2 ottobre 2010
sabato 25 settembre 2010
mercoledì 22 settembre 2010
Undisclosed desires in your heart
I know you suffered
But I don't want you to hide
It's cold and loveless
I won't let you be denied
Soothe me
I'll make you feel pure
Trust me
You can be sure
I want to reconcile the violence in your heart
I want to recognize your beauty is not just a mask
I want to exorcise the demons from your past
I want to satisfy the undisclosed desires in your heart
You trick your lovers that you're wicked and divine
You may be a sinner
But your innocence is mine
Please me
Show me how it's done
Tease me
You are the one
Muse, Undisclosed Desire
sabato 18 settembre 2010
giovedì 16 settembre 2010
domenica 29 agosto 2010
venerdì 20 agosto 2010
martedì 17 agosto 2010
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Tramonto sulla laguna di Chioggia, agosto 2010
Sentì che era un punto al limite di un continente,
sentì che era un niente, l'Atlantico immenso di fronte...
E in questo sentiva qualcosa di grande
che non riusciva a capire, che non poteva intuire...
che avrebbe spiegato, se avesse capito lei, quell' oceano infinito...
Francesco Guccini, Canzone della bambina portoghese
martedì 10 agosto 2010
lunedì 7 giugno 2010
lunedì 31 maggio 2010
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Tere e Ceci, Santa Maria Maggiore, Val Vigezzo, giugno 2009
Tu non sapevi ancora come ti avrei chiamato,
il volto che ti ho dato, la storia che hai vissuto,
tu non sapevi ancora, tu non sapevi ancora…
quando giocavi sulla porta della casa a fare la signora
io preparavo alla tua vita grandi cose
che non sapevi ancora, che non sapevi ancora, che non sapevi ancora…
Poi conoscesti il dolore che toglie il gusto alle cose,
ma riempie le parole, di vita le colora,
tu lo vivesti allora, tu lo vivesti allora, tu lo vivesti allora…
poi ti ho donato quell’amore sincero così misero e grande
perché il dolore diventasse più lieve
e il tuo amore infinito, il tuo amore infinito, il tuo amore infinito…
Claudio Chieffo, Padre
mercoledì 19 maggio 2010
giovedì 13 maggio 2010
giovedì 29 aprile 2010
Spoon River Anthology (Edgar Lee Masters) IV
E' più coraggioso, io penso, strapparsi il lupo dal corpo
e lottare con lui all'aperto, magari per la strada,
tra polvere e ululi di dolore.
Dorcas Gustine
Ma dopo un po' di tempo la sua sicurezza
comincia a dare segni di incertezza
si sente crescere dentro l'amarezza
perché adesso che il suo scopo é stato realizzato
si sente ancora vuoto
si accorge che in lui niente é cambiato
che le sue paure non se ne sono andate
anzi che semmai sono aumentate
dalla solitudine amplificate
e adesso passa la vita a cercare
ancora di comunicare
con qualcuno che lo possa far tornare, dice:
"Extraterrestre portami via
voglio tornare indietro a casa mia
extraterrestre vienimi a cercare
voglio tornare per ricominciare!
Extraterrestre portami via
voglio tornare indietro a casa mia
extraterrestre non mi abbandonare
voglio tornare per ricominciare!
Eugenio Finardi, Extraterrestre
domenica 28 marzo 2010
Non è il desiderio di possedere che in questo caso mi prende, ma lo stupore del mio essere spossessato: cos'ha fatto lei per afferrarmi in una maniera così potente, senza furto nè sforzo, e addirittura suo malgrado, grazie ad una dolcezza più violenta della violenza stessa? Lo intuisco: più che ricoprirla, per ricoprirmi, è a un'offerta più completa ch'essa mi esorta, nella quale il mio spirito accetta di lasciarsi prendere a sua volta. La sua nudità, come una freccia con la sua punta pelosa, mi trapassa fino al cuore.
Fabrice Hadjadj, La mistica della carne
mercoledì 10 marzo 2010
giovedì 4 marzo 2010
Spoon River Anthology (Edgar Lee Masters) III
E come il limpido pensiero dei tuoi occhi
discendeva nei miei, quale rugiada che si insinua
nell'anima di un fiore!
Paul McNeely
Spoon River Anthology (Edgar Lee Masters) II
...o forse
sei seduto con un amico e d'improvviso
cade un silenzio nel discorso, e i suoi occhi
senza un guizzo ti guardano:
avete visto insieme il segreto,
egli lo vede in te, tu in lui.
Faith Matheny
sabato 27 febbraio 2010
venerdì 19 febbraio 2010
LIII
Ho baciato questo mondo
con i miei occhi e le mie membra;
l'ho avvolto dentro il mio cuore
in innumerevoli pieghe;
io ho inondato di pensieri
i suoi giorni e le sue notti,
finchè il mondo e la mia vita
son diventati un'unica cosa, -
e io amo la mia vita
perché amo la luce del cielo
così intrecciata con me stesso.
Se lasciare questo mondo è reale
come amarlo - dev'esserci allora
un senso in questo incontrarsi
e separarsi della vita.
Tagore, Raccolta di frutti, Poesie d'amore
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LI
(...)
Questa è la mia preghiera:
ch'io possa sapere prima di partire
perché la terra mi chiamò nelle sue braccia.
Perché il silenzio della sua notte
mi parlava delle stelle,
e la sua luce del giorno baciava
i miei pensieri, mutandoli in fiori.
Prima di partire, ch'io possa indugiare
sul mio ultimo ritornello,
completandone la melodia, accendere
la lampada per vedere il tuo volto
e intessere il serto per la tua corona.
Tagore, Raccolta di frutti, Poesie d'amore
II
Quando ero giovane,
la mia vita era come un fiore:
un fiore che lascia cadere
uno o due petali dalla sua ricchezza
e non ne avverte mai la mancanza
quando la brezza della primavera
viene a mendicare alla sua porta.
Ora, alla fine della giovinezza,
la mia vita è come un frutto,
che nulla ha da risparmiare,
e attende di offrirsi completamente
con tutta la propria dolcezza.
Tagore, Raccolta di frutti, Poesie d'amore
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Ti invito al viaggio in quel paese che ti somiglia tanto.
I soli languidi dei suoi cieli annebbiati
hanno per il mio spirito l'incanto dei tuoi occhi
quando brillano offuscati.
Laggiù tutto é ordine e bellezza,
calma e voluttà.
Il mondo s'addormenta in una calda luce
di giacinto e d'oro.
Dormono pigramente i vascelli vagabondi
arrivati da ogni confine
per soddisfare i tuoi desideri.
Franco Battiato, Invito al viaggio, Fleurs 3
(tratto da "Il Viaggio", Charles Baudelaire, Les Fleurs du Mal)
giovedì 4 febbraio 2010
Quando vide di fronte a sè un castagno in fiore, lo raggiunse e si fermò. Si appoggiò con la schiena al tronco e guardò in alto: vedeva il fogliame illuminato dal sole e sentiva la città mormorare lontano, debole e dolce, come il suono di migliaia di violini.
Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere
lunedì 1 febbraio 2010
domenica 31 gennaio 2010
giovedì 28 gennaio 2010
martedì 26 gennaio 2010
venerdì 22 gennaio 2010
L'uomo moderno sente un'innegabile affinità di spirito con i Greci come con nessun altra civiltà, che sia essa antica o contemporanea.
(...) Ma soltanto coi Greci e nella civiltà greca si sviluppò per la prima volta nella storia dell'umanità un'insanabile esigenza di mettere in discussione il mondo circostante e il cammino degli uomini in esso.
(...) Gli antichi Greci ebbero il dono di meravigliarsi per cose che altra gente accettava come naturali.
R. Robins, Storia della linguistica
domenica 10 gennaio 2010
"Madame Gaston!"
Can't you just see it?
"Madame Gaston!"
His "little wife"
No sir! Not me!
I guarantee it
I want much more than this provincial life
I want adventure in the great wide somewhere
I want it more than I can tell
And for once it might be grand
To have someone understand
I want so much more than they've got planned
Belle Reprise, from "Beauty and the Beast"
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