giovedì 4 febbraio 2010
Quando vide di fronte a sè un castagno in fiore, lo raggiunse e si fermò. Si appoggiò con la schiena al tronco e guardò in alto: vedeva il fogliame illuminato dal sole e sentiva la città mormorare lontano, debole e dolce, come il suono di migliaia di violini.
Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere