sabato 25 novembre 2006
venerdì 24 novembre 2006
I rumori si tirano un con l'altro, l'udito arriva a sceverarne sempre di nuovi come alle dita che disfano un bioccolo de lana ogni stame si rivela intrecciato di fili sempre più sottili ed impalpabili.
Le rane intanto continuano il gracidio che resta nello sfondo e non muta il flusso dei suoni, come la luce non varia per il continuo ammicco delle stelle. Invece a ogni levarsi o scorrer via del vento, ogni rumore cambiava ed era nuovo.
Solo restava nel cavo più profondo dell'orecchio l'ombra di un mugghio o murmure: era il mare.
Italo Calvino, Il Barone Rampante
mercoledì 22 novembre 2006
Graham Greene, Un americano tranquillo
lunedì 20 novembre 2006
Forse qualcuno potrebbe dirmi: Ma standotene in silenzio e in tranquillità, o Socrate, non saresti capace di vivere, dopo che te ne sia andato via di qui?
La cosa più difficile di tutte è persuadere alcuni di voi proprio su questo.
Se io vi dicessi che questo significherebbe disubbidire al dio e che per questa ragione non sarebbe possibile che io vivessi in tranquillità, voi non mi credereste, come se io facessi la mia ironia.
Se, poi, vi dicessi che il bene più grande per l'uomo è fare ogni giorno ragionamenti sulla virtù e sugli altri argomenti intorno ai quali mi avete ascoltato discutere e sottoporre ad esame me stesso e gli altri, e che una vita senza ricerche non è degna per l'uomo di essere vissuta; ebbene, se vi dicessi questo, mi credereste ancora di meno.
Invece, le cose stanno proprio così come vi dico, o uomini.
Platone, Apologia
domenica 19 novembre 2006
(...)
Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci
e i ciuffi di parietaria attaccati ai muri,
le strisce delle lumache nei loro gusci,
capire tutti gli sguardi dietro agli scuri
e lo vorrei
perchè non sono
quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io...
(...)
vorrei tornare nei posti dove son stato,
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso
e per farmi da te spiegare cos'è cambiato
e quale sapore nuovo abbia l' universo.
(...)
Vorrei restare per sempre in un posto solo
per ascoltare il suono del tuo parlare
e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo
impliciti dentro al semplice tuo camminare
e restare in silenzio al suono della tua voce
o parlare, parlare, parlare, parlarmi addosso
dimenticando il tempo troppo veloce o
nascondere in due sciocchezze che son commosso.
Vorrei cantare il canto delle tue mani,
giocare con te un eterno gioco proibito
che l' oggi restasse oggi senza domani
o domani potesse tendere all' infinito
Vorrei, Francesco Guccini
sabato 18 novembre 2006
Una notte che pioveva
Era una notte che piovevae che tirava un forte vento;immaginatevi che grande tormentoper un alpino che sta a vegliar!A mezzanotte arriva il cambioaccompagnato dal capoposto"Oh sentinella torna al tuo posto,sotto la tenda a riposar!".Quando fui stato nella mia tendasentii un rumore giù per la valle,sentivo l'acqua giù per le spalle,sentivo i sassi a rotolar.Mentre dormivo sotto la tendasognavo d'essere con la mia bellae invece ero di sentinellafare la guardia allo stranier
venerdì 17 novembre 2006
mercoledì 15 novembre 2006
"L'amore non è un'avventura. Prende sapore da un uomo intero. Ha il suo peso specifico. è il peso di tutto il tuo destino. Non puoi amare solo un momento. L'eternità dell'uomo passa attraverso l'amore. Ecco perché si ritrova nella dimensione di Dio. Solo lui è Eternità. L'uomo si tuffa nel tempo. Dimenticare, dimenticare. Esistere solo un attimo, solo adesso - e recidersi dall'Eternità-. Prendere tutto in un momento, e tutto subito perdere. Ah, maledizione dell'attimo che arriva dopo e di tutti gli attimi che lo seguono, nei quali cercherai sempre la strada per ritornare a quello già trascorso, per averlo di nuovo, e attraverso quell'attimo, tutto!"
martedì 14 novembre 2006
sabato 11 novembre 2006
Il nocciolo della questione
..e noi siamo sempre veloci a cambiare
canale,ma coi piedi piantati per terra,guardando la vita con aria
distratta,senza entrare nel campo magnetico della
felicità,felicità che sappiamo
soltantoguardare, aspettare,cercare già fatta,quasi fosse anagramma perfetto di
"facilità"barando su un'unica lettera.
Francesco Guccini, Ballando con una sconosciuta