martedì 25 dicembre 2007


...non sei tu che porti Cristo dentro la realtà, ma ti svegli con noia, con pesantezza oppure vuoto, insulso come un bambino a sette mesi: è un altro che ti porta dentro questa piattaforma, qualcosa di nuovo. vale a dire, è un incontro che ti porta dentro una presenza nuova e questa ti risveglia e ti fa venire voglia di vivere.

e allora tu corri per avere questa presenza, per afferrare questapresenza, per pensare questa presenza. (...) ti vien voglia di correre di qui, di andare all'angolo della strada per vederlo, di venir fuori dalla scuola, e invece sacrifichi questo.

"No, devo andare a scuola; vado a scuola." Per potere dire questo, per poter fare questo sacrificio, per poterlo fare, basterebbe l'intelligenza, ma un'intelligenza eccezionale, che però non durerebbe, di fatto non avverrebbe mai.

è solo il vero incontro, l'incontro con Cristo, che cambia il primo incontro e lo fa diventare vero.

Affezione e Dimora