Chi udisse tossir la malfatata
moglie di Bicci vocato Forese,
otrebbe dir ch’ell’ha forse vernata
ove si fa ‘l cristallo, in quel paese.
Di mezzo agosto la truove infreddata: 5
or sappi che de’ far d’ogni altro mese...;
e non le val perché dorma calzata,
merzé del copertoio c’ha cortonese.
La tosse, ‘l freddo e l’altra mala voglia
non l’addovien per omor ch’abbia vecchi, 10
ma per difetto ch’ella sente al nido.
Piange la madre, c’ha più d’una doglia,
dicendo: “Lassa, che per fichi secchi
messa l’avre’ ‘n casa del conte Guido!”
da Dante a Forese Donati