sabato 30 dicembre 2006
Non avevo mai bisogno dell'aiuto di nessuno in nessun modo,
Ma ora quei giorni sono andati e non sono così sicuro di me,
Ora scopro che le mie idee sono cambiate, ho aperto le porte.
Aiutami se puoi, mi sento giù,
Aiutami se puoi, mi sento giù,
E apprezzo molto che tu sia qui,
Aiutami a tornare coi piedi per terra,
Non vuoi per favore per favore aiutarmi?
Non vuoi per favore per favore aiutarmi?
E adesso che la mia vita è cambiata in molti modi
La mia indipendenza sembra scomparire nella foschia
Ma a volte mi sento così insicuro
Io so che ho bisogno di te come non mai
Beatles, Help!
mercoledì 27 dicembre 2006
The Milkmaid Jan Vermeer
"Mi sembra che tutti questi anni prima di conoscere Clara siano stati ben vuoti, senza scopo, passati unicamente a coltivare quel fottuto matè per far soldi... soldi per chi? per che cosa? io volevo qualcuno per cui fare qualcosa... non costruirmi una vita per me stesso e basta."
Il console onorario, Graham Greene
martedì 26 dicembre 2006
venerdì 22 dicembre 2006
lunedì 18 dicembre 2006
Caspar David Friedrich Moonrise over the Sea 1822
Sciocchi, siamo degli sciocchi, noi, senza neanche sospettarlo, quando smaniamo per qualcosa come se potessimo sapere qual è il nostro interesse. Noi lasciamo il certo per correre dietro all'incerto. E mentre ci agitiamo tra fatiche e dolori, ci sorprende all'improvviso la morte.
Plauto, Pseudolo
giovedì 14 dicembre 2006
Summertime Edward Hopper
Certe volte anche con te, e sai che ti voglio bene,
mi arrabbio inutilmente senza una vera ragione.
Sulle strade al mattino il troppo traffico mi sfianca;
mi innervosiscono i semafori e gli stop,
e la sera ritorno con malesseri speciali.
Non servono tranquillanti o terapie ci vuole un'altra vita.
Su divani, abbandonati a telecomandi in mano
storie di sottofondo Dallas e i Ricchi Piangono.
Sulle strade la terza linea del metrò che avanza,
e macchine parcheggiate in tripla fila,
e la sera ritorno con la noia e la stanchezza.
Non servono più eccitanti o ideologie ci vuole un'altra vita.
Franco Battiato, Un'altra vita
Certe notti per dormire mi metto a leggere,
e invece avrei bisogno di attimi di silenzio.Certe volte anche con te, e sai che ti voglio bene,
mi arrabbio inutilmente senza una vera ragione.
Sulle strade al mattino il troppo traffico mi sfianca;
mi innervosiscono i semafori e gli stop,
e la sera ritorno con malesseri speciali.
Non servono tranquillanti o terapie ci vuole un'altra vita.
Su divani, abbandonati a telecomandi in mano
storie di sottofondo Dallas e i Ricchi Piangono.
Sulle strade la terza linea del metrò che avanza,
e macchine parcheggiate in tripla fila,
e la sera ritorno con la noia e la stanchezza.
Non servono più eccitanti o ideologie ci vuole un'altra vita.
Franco Battiato, Un'altra vita
mercoledì 13 dicembre 2006
Brooklin Bridge
La ragazza dietro al banco mescolava birra chiara e Seven-up,
e il sorriso da fossette e denti era da pubblicità,
come i visi alle pareti di quel piccolo autogrill,
mentre i sogni miei segreti li rombavano via i TIR...
Bella, d' una sua bellezza acerba, bionda senza averne l' aria,
quasi triste, come i fiori e l' erba di scarpata ferroviaria,
il silenzio era scalfito solo dalle mie chimere
che tracciavo con un dito dentro ai cerchi del bicchiere...
Basso il sole all' orizzonte colorava la vetrina
e stampava lampi e impronte sulla pompa da benzina,
lei specchiò alla soda-fountain quel suo viso da bambina
ed io.... sentivo un' infelicità vicina...
Vergognandomi, ma solo un poco appena, misi un disco nel juke-box
per sentirmi quasi in una scena di un film vecchio della Fox,
ma per non gettarle in faccia qualche inutile cliché
picchiettavo un indù in latta di una scatola di tè...
Ma nel gioco avrei dovuto dirle: "Senti, senti io ti vorrei parlare...",
poi prendendo la sua mano sopra al banco: "Non so come cominciare:
non la vedi, non la tocchi oggi la malinconia?
Non lasciamo che trabocchi: vieni, andiamo, andiamo via."
Terminò in un cigolio il mio disco d' atmosfera,
si sentì uno sgocciolio in quell' aria al neon e pesa,
sovrastò l' acciottolio quella mia frase sospesa,
"ed io... ", ma poi arrivò una coppia di sorpresa...
E in un attimo, ma come accade spesso, cambiò il volto d' ogni cosa,
cancellarono di colpo ogni riflesso le tendine in nylon rosa,
mi chiamò la strada bianca, "Quant'è?" chiesi, e la pagai,
le lasciai un nickel di mancia, presi il resto e me ne andai...
Francesco Guccini, Autogrill
giovedì 7 dicembre 2006
mercoledì 6 dicembre 2006
domenica 3 dicembre 2006
"Buonasera, signore, cosa vuole?".
Lentamente, come una grande nave che entri in un porto, il largo viso giallo si voltò, e guardò infine indietro, al di sopra della spalla rivestita di bianco.
"Che voglio?" disse la faccia in perfetto inglese:"Grazie, nulla".
e se nè andò frusciando per il giardino che si oscurava rapidamente.
"Il cristiano è più modesto" mormorò Padre Brown:"Vuole qualcosa".
Gilbert Keith Chesterton, La forma errata
Iscriviti a:
Post (Atom)